Fano: Interrotto l’intervento dell’assessore all’ambiente delle Marche

09 Mar 2024 - Extinction Rebellion Italia
Press



Fano, 09/03/2024 - Alcune attiviste di Extinction Rebellion hanno interrotto l’intervento dell’Assessore Regionale all’Ambiente Aguzzi a “Circonomia”, il festival dell’economia circolare svoltosi presso il Teatro della Fortuna di Fano. Consegnato un finto “yatch di bronzo”, simbolo delle politiche turistiche altamente dannose della Regione Marche

Questa mattina, nel Teatro della Fortuna, era previsto un incontro con l’assessore regionale Stefano Aguzzi, insieme a Matteo Ricci (Sindaco di Pesaro) e altri ospiti. L’evento è stato però interrotto dalle attiviste di Extinction Rebellion che si sono alzate prima dell’intervento di Acquaroli, chiedendo ad alta voce “cosa si farà quando l’acqua finirà?” e intonando dei cori, mentre alcune di loro davano volantini ai presenti ed esponevano uno striscione che recitava “Emergenza climatica: o la borsa o la sete”. All’assessore e ai Sindaci è stato poi consegnato un simbolico “yatch di bronzo”, critica di uno dei principali sponsor del Festival, Wider Yachts, nota azienda produttrice di yatch.

«Il presidente Acquaroli ha dichiarato più volte di voler puntare sul turismo marchigiano per questa estate: siamo qui per ricordare che in una regione senz’acqua non ci sarà alcun turismo, soprattutto se quello che si immagina è un turismo di lusso» dichiara Anna, una delle attiviste intervenute. Il riferimento è da un lato allo sponsor di Wider Yachts, esponente del settore delle navi di lusso, un settore particolarmente inquinante e che risponde alle esigenze di poche persone che possono permettersi di acquistarle; dall’altro all’allarme siccità scattato a fine 2023 per la regione Marche, soprattutto nella provincia di Pesaro, dove è a rischio l’approvvigionamento idrico a causa della secca del fiume Metauro, mentre in tutta la regione l’assenza di piogge e di neve fa presagire un’estate particolarmente calda, segnata dalla siccità. Extinction Rebellion figurava anche tra gli invitati del Festival, ma ha ritirato la sua adesione quando è stato pubblicato l’intero programma del Festival. «Siamo grati dell’invito e non mettiamo in dubbio la buona fede degli organizzatori, ma la crisi climatica va raccontata in altro modo” racconta Filippo. “Non possiamo accettare che anche in questa sede si crei lo stesso palcoscenico da talk show, con ospiti che da sempre minimizzano gli effetti della crisi climatica pur non avendo alcuna competenza scientifica, come Borgonovo e Ferrara, senza alcun tipo di climatologo in aula». Per questo, spiegano le attiviste, hanno deciso di donare all’assessore regionale, agli organizzatori e ai Sindaci presenti lo yatch di bronzo – che richiama il più celebre tapiro d’oro, marchio di fabbrica della trasmissione Striscia la Notizia – come premio per il loro impegno nel greenwashing. «Se si vuole uscire dalla crisi, bisogna riconoscerne la portata e dire la verità, informando onestamente la cittadinanza, e prendere impegni vincolanti che ci portino ad azzerare le emissioni nel prossimo decennio» spiega Anna. «È fondamentale, inoltre, coinvolgere la popolazione nelle scelte che dovranno essere prese, attraverso l’istituzione di un’assemblea cittadina nazionale.».

L’azione avviene in una regione, le Marche, che ha vissuto direttamente gli effetti estremi del cambiamento climatico in corso: nel 2022 le Marche sono state colpite da una alluvione che ha provocato diverse morti e la distruzione di interi centri abitati; per questo c’è un’indagine in corso per cooperazione in inondazione colposa e la cooperazione in omicidio colposo plurimo, che vede indagati anche alcuni dirigenti della Regione Marche. La regione Marche non si è ancora costituita parte civile nel processo che vede imputati i dirigenti della raffineria di Falconara Marittima, che sono imputati per disastro ambientale colposo. Inoltre, il governo marchigiano è espressione della maggioranza nazionale che ha contrastato politiche per l’azzeramento delle emissioni e proposto massicci investimenti in progetti che trasformerebbero l’Italia in uno “hub del gas”.

Di fronte a tutto questo, le richieste di Extinction Rebellion sono chiare: informare la popolazione, agire ora per evitare nuovi disastri e coinvolgere i cittadini nei processi decisionali. C’è da vedere se la politica sarà in grado di coglierla.

Extinction Rebellion

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